Incastrare gli impegni lavorativi con l’essere madre talvolta è davvero complesso, ma ci si riesce in qualche modo. Certo nulla è perfetto come lo si vorrebbe, ma è il risultato ciò che conta.
Come fare ad incastrare la vita lavorativa con l’essere mamma?
Ho provato più e più volte a chiederlo alle nostre eroine di ogni giorno, ma la risposta è sempre la stessa: loro…giocano a Tetris!
L’appartenenza al livello avanzato di Tetris, implica un livello di difficoltà 1000 e lo sviluppo di nuovi super poteri quali: la capacità di riuscire a prendere decisioni al volo, la gestione delle situazioni di estremo stress, il saper dare le giuste priorità , l’ottimizzazione del tempo (e, a detta di alcune, anche la “creazione del tempoâ€), oltre all’intuizione e alla creatività .
E se questi super poteri venissero declinati anche all’interno di un contesto lavorativo, cosa succederebbe?
A questa domanda hanno provato a rispondere Andrea Vitullo e Riccarda Zezza con il loro libro “MAAM -Materity as a Masterâ€.
L’esperienza di Maternity As A Master dimostra che investire sulle donne mamme può aumentare la competitività . Questo perché anche le complessità di un’azienda possono essere risolte ed affrontate con gli stessi super poteri sviluppati per la cura dei propri figli.
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Cosa portano delle competenze acquisite al lavoro nella vita familiare invece?
Intermedia Selection è una società prevalentemente femminile dove l’86.5% è costituito da donne ed il 44% di queste ha uno o più figli.
Ispirata dai nostri esempi interni, ho fatto un piccolo sondaggio dal quale è emerso che le nostre mamme lavoratici applicano alla vita familiare le seguenti competenze lavorative: multitasking, problem solving, self control, flessibilità , pianificazione e gestione del tempo oltre al lateral thinking.
Essere mamme lavoratrici è una vera e propria sfida sia al lavoro che a casa e, anche se talvolta si è nel panico, non si può far altro che fare un bel respiro, mettersi il coltello tra i denti e partire alla riscossa!
Adele Romeo
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