Dal nostro osservatorio privilegiato, vediamo sempre più spesso un approccio internazionale alla ricerca e selezione.
Ciò si concretizza nella richiesta da parte delle aziende di profili con esperienza internazionale ed effettiva mobilità su più Paesi.
Si tratta di un fenomeno trasversale a diverse funzioni e seniority, più impattante rispetto al passato sulla fascia di middle management.
Le multinazionali straniere aumentano l’interesse per candidati capaci di inserirsi in contesti organizzati a matrice e mobili internazionalmente così da poter garantire loro un’effettiva crescita futura e le realtà italiane sono sempre più interessate ad inserire non solo connazionali con esperienze all’estero ma anche Quadri di nazionalità diversa così da far crescere il know how interno e l’approccio alla diversity.
Il fenomeno porterà a diverse nuove esigenze nel mercato del lavoro che impatteranno anche la contrattualistica e la gestione retributiva.
Più nell’immediato possiamo soffermarci su due considerazioni: da un lato il suggerimento è quello soprattutto per i profili più giovani di sperimentarsi in ruoli ed esperienze internazionali, dall’altro sarà sempre più forte la necessità per l’head hunter di attrezzarsi con competenze e network internazionale. In questo contesto Intermedia Selection gioca già un ruolo significativo con un track record importante di ricerche e rete di contatti di natura internazionale.
Silvia Caccia
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