Il cambiamento fa sempre paura, perché non si sa sempre bene cosa ci sarà dopo e come sarà .
Se l’industria italiana ha l’obiettivo di cambiare e di abbracciare le possibilità che può dare lo Smart Manufacturing, in termini operativi non è sempre immediato capire da dove partire. Indubbiamente l’apertura al cambiamento, al rischio, all’â€affidarsi†a chi sa come governare un processo di rinnovamento epocale è il tema fondamentale. Servono investimenti, nuove competenze, nuove figure professionali, e magari chi deve decidere chi assumere e in che ruolo, non ha sempre le idee chiare su cosa e dove cercare.
In questi casi risulta fondamentale affidarsi a chi sta già svolgendo questa attività : system integrator, società di consulenza, fornitori di servizi digitali hanno spesso l’esperienza per aiutare le imprese in una fase di innovazione epocale come quella che tante aziende stanno vivendo.
Il nostro punto di osservazione è indubbiamente privilegiato dato che i Clienti condividono spesso le loro strategie di innovazione. Incredibilmente non tutti parlano di Industry 4.0, alcuni perché sono talmente avanti che già da tempo hanno un approccio di integrazione tra funzioni, con i clienti e i fornitori e quindi per loro l’innovazione è all’ordine del giorno; altri, purtroppo, perché non ne sentono l’esigenza; la maggior parte delle aziende in questo momento studia, cerca di capire e procede a macchia di leopardo, magari con alcune nuove linee di prodotto, o con un focus su applicazioni “smart†che il mercato richiede sempre più.
Vi sono tuttavia alcuni settori che stanno aprendo il mercato anche a tutta la filiera: pensando a Telco, Energy, Automotive, ci accorgiamo che questi stanno portando la loro supply chain ad essere smart, perché il mercato internazionale delle smart city, smart infrastructure, smart home sta richiedendo ormai competenze sempre più verticali e innovative.
Per l’head hunter quindi si stanno aprendo scenari molto nuovi, in cui la nostra capacità di anticipare le esigenze e dare una visione del mercato di riferimento diventa sempre più strategica e di valore aggiunto per il cliente. È una grande soddisfazione partecipare a questa trasformazione e la speranza è che nel lungo termine tante lavorazioni ad alto valore aggiunto ritornino in Italia dopo anni di delocalizzazione.
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